Yuliya Faccin è una storica dell’arte, pittrice e art manager, nata a Kharkiv, vissuta a Kyiv e ora abita a Livorno. Il suo percorso artistico è un intreccio di profondità accademica, impegno divulgativo e pittura emotiva che parla utilizzando anche il linguaggio dei simboli antichi.
Dopo essersi laureata con lode all’Accademia nazionale di belle arti e architettura di Kyiv con una tesi dedicata all’avanguardia ucraina del primo Novecento, è diventata membro dell’Unione dei giovani artisti e degli storici dell’arte presso l’Unione nazionale degli artisti dell’Ucraina. È stata curatrice di numerose mostre a Kyiv e autrice di articoli su arte, cultura e balletto pubblicati sulle principali riviste ucraine.
Dopo lo scoppio della guerra su vasta scala, nel febbraio 2022, Yuliya è stata costretta a lasciare Kyiv e a trasferirsi con la famiglia in Italia, a Livorno. Qui non ha interrotto la sua attività culturale, anzi, l’ha intensificata. Ha realizzato il progetto online Arte & Aristocrazia, un canale, in lingua ucraina e in italiano, dedicato all’arte, alla storia, alla cultura e all’aristocrazia nelle sue varie forme, con l’obiettivo di evidenziarne i profondi legami culturali che attraversano questi ambiti.
- Nel febbraio 2025 ha partecipato al convegno dedicato all’opera di Lina Kostenko, la più grande poetessa ucraina vivente, presso la Scuola Normale Superiore di Pisa.
- Nel maggio 2024 ha presentato in due interventi l’arte d’avanguardia ucraina dei primi del XX secolo agli studenti del liceo “Ulisse Dini” di Pisa.
- Nel marzo 2023 ha preso parte al convegno “Le città marittime ferite” organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, collaborando anche come interprete per l’italiano e l’inglese.
- Nell’aprile 2023 ha partecipato all’incontro “Tra due guerre” dedicato agli studenti del Liceo di Livorno, in cui ha tracciato un parallelo tra la seconda guerra mondiale e l’attuale aggressione russa rivolgendo particolare attenzione al il patrimonio culturale ucraino
Oltre all’attività di divulgazione storica e artistica, Yuliya si dedica anche alla pittura. In Italia ha sentito l’esigenza non solo di studiare l’arte, ma anche di esprimersi attraverso di essa, trovando le sue radici nella visualizzazione dei simboli profondi della cultura ucraina. I paesaggi marini di Livorno, così intensi e colorati, sono diventati fonte di ispirazione per le sue opere in cui quei simboli ancestrali si fondono con le atmosfere e i colori del Mediterraneo.
Il suo linguaggio estetico nasce dall’incontro tra la filosofia orientale (Yuliya ha studiato la pittura tradizionale buddista – thangka – nel monastero Shechen di Kathmandu) e la cultura arcaica della sua Ucraina. Un ruolo particolare è esercitato dalla cultura Trypillia, antica civiltà fiorita nel neolitico nel territorio sulle attuali Ucraina centro occidentale, Moldova e Romania orientale, che lei riattualizza in un contesto contemporaneo.
- Nel 2025 Yuliya ha presentato per la prima volta al pubblico di Roma le sue opere pittoriche: non una serie di semplici paesaggi marini, ma un’autentica cosmogonia evocata da simboli archetipici come il Sole, il Nido Familiare, il Talismano, la Connessione tra tutti gli esseri riproponendo il un sottile equilibrio tra acqua e fuoco, principio femminile e maschile, intuizione e azione. Le sue tele invitano l’osservatore al dialogo con se stesso per aiutarlo a riscoprire la propria interiorità attraverso le immagini poetiche del mare e del cielo.
Con il suo lavoro Yuliya, costruendo un ponte tra attività creativa e valorizzazione del patrimonio nazionale, contribuisce alla diffusione della conoscenza dell’arte ucraina all’estero. La sua attività in Italia rappresenta un contributo significativo alla comprensione di quanto la storia e la cultura ucraina siano a tutti gli effetti storia e cultura europea, concetto che è bene ribadire, oggi più che mai.